Progetto AGATA

La Fondazione Puzzilli, sin dalla sua costituzione, ha abbracciato il Progetto Agata a tutela delle donne vittime di violenza.

Tramite il Progetto, la Fondazione Puzzilli garantisce alle donne una tutela concreta attraverso l’investigatore privato e un’adeguata assistenza legale.

Successivamente alla presentazione di una denuncia querela, alla donna vittima di violenza potrà essere affiancato un investigatore privato che verificherà e vanificherà il rischio concreto di azioni di stalking, andando letteralmente a caccia dello stalker.

Il lavoro dell’investigatore privato, rigorosamente autorizzato e con regolare licenza, sarà sempre di supporto e di ausilio a quello delle Forze dell’Ordine e la sua attività svolgerà un ruolo centrale in quel lasso temporale in cui, successivamente alla denuncia-querela, la Magistratura deve assumere ancora le proprie determinazioni.

L’investigatore privato fungerà da vera e propria sentinella in situazioni di concreto pericolo, individuando i potenziali stalker ancor prima che questi possano portare a compimento i loro progetti nefasti nei confronti delle vittime prescelte.

Con l’attività dell’investigatore privato sarà possibile raccogliere elementi di prova validi e utilizzabili in sede processuale; di conseguenza, tale attività è e sarà di ausilio anche all’assistenza legale degli avvocati affiancati alle donne vittime di violenza che si rivolgono alla Fondazione Puzzilli.

La scelta di garantire un’assistenza legale alle donne vittime di violenza nasce dall’esigenza di accompagnare e di non lasciare sole le stesse, fino alla pronuncia di un’eventuale sentenza di condanna.

  • Non condividere informazioni riservate, sensibili e dati personali con persone sconosciute o appena conosciute, colleghi e pseudo-amici.
  • Non accettare richieste di “amicizia” sui social network da parte di persone sconosciute.
  • Non riportare il proprio numero di telefono cellulare sui social network o portali web in genere.
  • Non inserire il proprio indirizzo di casa o lavoro sui social network o portali web in genere.
  • Chiedere la cancellazione del proprio numero di telefono fisso dai pubblici elenchi (ad esempio: PagineBianche).
  • Evitare di scrivere o allegare materiale sensibile tramite e-mail e social network (anche con amici e parenti).
  • Recarsi dalle Forze dell’Ordine per informarle sull’accaduto (anche più volte se i casi si ripetono nel tempo).
  • Non accettare mai inviti da parte dello stalker.
  • Evitare luoghi poco affollati (anche se da soli).
  • Cambiare utenza telefonica.

Contattandoci  al nostro indirizzo email saremo in grado di comprendere la vostra reale necessità, orientandovi verso il servizio investigativo da utilizzare per risolvere il problema.

e-mail:  progettoagata@fondazionepuzzilli.org

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